sabato 20 novembre 2010
L'Uomo Senza Passato
Appena arrivato ad Helsinki, un uomo (Markku Peltola) viene aggredito da tre malviventi e, colpito alla testa, perde la memoria. Vivo per miracolo e senza un quattrino, viene accolta da una famiglia di diseredati, si trova una sistemazione ed un lavoro, si innamora di Irma (Kati Outinen), che lavora per l'Esercito della Salvezza. Quando il passato ritorna e scopre la sua vera identità, non vuole più rinunciare alla nuova vita che si è faticosamente costruito.
Piacevole commedia del finlandese Kaurismaki, dal tono fiabesco e l'umorismo stralunato (forse il suo pregio maggiore), sul tema dell'identità, della rinascita, della seconda occasione, della solidarietà. Si respira un ottimismo di fondo, non solo del cuore, ma anche della ragione: la convinzione che nel volontarismo, nello spirito di fratellanza, nell'azione morale ispirata dalla coscienza dei singoli si può ancora rinvenire il seme di un umanità e di un mondo migliori. Nonostante l'ottusità della macchina burocratica, il cinismo del sistema bancario e del neocapitalismo globalizzato, la viscosità del sistema giudiziario, cui Kaurismaki non risparmia più di una stilettata. Lo sguardo della macchina da presa è compassionevole eppure controllato, mostra con pietà attenta un universo di poveri Cristi, di ultimi fra gli ultimi relegati ai margini della società eppure ancora capaci di aver voglia di vivere (come nella bella sequenza in cui i senzatetto ballano, mentre la banda dell'Esercito della Selvezza suona finalmente ritmi più energici e moderni). Grande successo a Cannes, nominato all'Oscar, tripudio (forse eccessivo) di critica.
Regia: Aki Kaurismaki
Anno: 2002
Giudizio: ***
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