sabato 4 dicembre 2010

Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni


Alfie (Anthony Hopkins) è in piena crisi di terza età: ha scoperto la paura della fine ed ha lasciato la moglie Helena (Gemma Jones) per sentirsi nuovamente giovane sposando una escort avvenente e scaltra (Lucy Punch). Helena, dal canto suo, è caduta in depressione, ma trova forza nelle rosee previsioni di una cartomante ed in qualche bicchierino di troppo. La figlia Sally (Naomi Watts), intanto, è in crisi matrimoniale col marito Roy (Josh Brolin), scrittore privo d'ispirazione, e finisce per innamorarsi del proprio datore di lavoro (Antonio Banderas), mentre Roy fa la corte alla vicina (Freida Pinto). Ne succederanno delle belle.
Nuova commedia d'ambientazione londinese per Woody Allen, con ben evidente l'inconfondibile marchio di fabbrica dell'autore: molto parlato, ironia pungente, battute divertenti, personaggi singolari, situazioni comuni agli ambienti borghesi benestanti e colti sarcasticamente dipinte nella propria paradossale assurdità. Ai soliti temi (l'instancabile ricerca della felicità, la curiosa contraddittorietà delle dinamiche che regolano i rapporti umani, il ruolo del caso e delle circostanze, l'insensatezza della vita) se ne aggiungono alcuni più amari forse ispirati dalla senilità di un Allen ormai settantacinquenne (paura della solitudine e della morte). Ma la riflessione più interessante ed originale è centrata sulle illusioni: è possibile farne a meno o sono un ingrediente essenziale nella ricetta della serenità? Aiutano a vivere una vita incontrollabile in cui anche un banale malinteso può cambiare il destino di una persona (come accade in una delle trovate più esilaranti del film) o sono mero autoinganno, insulso e vano? La risposta sembra stare in un finale (più aspro dell'apparenza) in cui solo la stralunata Helena ed il suo nuovo, ridicolo compagno Jonhatan (Roger Ashton-Griffiths) sembrano riuscire a coronare il proprio amore. Per un regista che sforna un film all'anno, avere ancora da dire non è cosa banale ed induce a perdonare la ripetitività di uno stile che non sa e non vuole più rinnovarsi.



Regia: Woody Allen
Anno: 2010


Giudizio: ***1/2

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