lunedì 31 maggio 2010

The Road


Tratto dall'omonimo romanzo di Cormac McCharty (autore di Non è un Paese per Vecchi): la Terra, sconvolta da un disastro non meglio specificato, è divenuta landa cupa, fredda ed abitata da pochi sopravvissuti, impauriti ed affamati. Un Padre (Viggo Mortensen) e suo Figlio si mettono in cammino verso sud, in cerca del mare: hanno con loro pochi stracci, misere razioni di cibo ed una pistola con due pallottole, per difendersi o per per farla finita qualora dovesse accadere il peggio, che in un mondo abbrutito e senza più civiltà significa cadere nelle mani dei cannibali. Lottano contro il freddo e gli stenti, sono continuamente in pericolo, fanno incontri rischiosi e spiacevoli, ma preseguono senza fermarsi, perchè consapevoli di essere gli ultimi portatori del "fuoco", quel che resta di un'umanità immiserita ed arida.
Hillcoat si rivela all'altezza del compito: tradurre in immagini le atmosfere che McCharty ha fissato sulla pagina. Lo fa grazie ad una fotografia perfetta, cinerea e gelida nel ritrarre la desolazione del presente, quanto calda e morbida nell'illuminare i ricordi del passato; a scenografie angosciosamente apocalittiche; ad attori quanto mai credibili, nella loro smunta precarietà; ad un commento musicale elegante e suggestivo. Ma è nella storia che il film ha la sua forza: il mito del viaggio di formazione calato in un mondo in cui il tempo si è fermato e non esiste più futuro, il rapporto fra un padre ed un figlio di intensità quasi religiosa, i dilemmi morali (cos'è il Bene? Chi sono i buoni della Storia e chi i cattivi? Quali valori è ancora possibile trasmettere?) e le diverse scelte di chi si arrende allo scempio dei tempi (la Madre, interpretata da Charlize Theron) e di chi compie un'assunzione di responsabilità estrema, verso un Dio che non si vede ed una civiltà che ha fallito. L'universo di simboli (il fuoco, il bambino, il rifugio, lo scarabeo: solo alcuni fra tanti) si svela nella sua ricchezza senza sillogismi, ma attraverso l'espressività visiva delle immagini. Angosciante, spietato, escatologico, The Road è un film di sconsolata lucidità, ma non rinuncia alla speranza di un'umanità che sappa rinascere dalle proprie ceneri (morali). Per lo sguardo algido è stato accusato di essere senz'anima: noi la consideriamo invece una cifra stilistica. E quanto al finale, troppo facile e svelto, è un difetto del romanzo, prima che del film.



Regia: John Hillcoat
Anno: 2010


Giudizio: ****

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