domenica 18 aprile 2010

Basta che Funzioni


Dopo il periodo delle commedie di ambientazione europea, Woody Allen torna a girare nel suo habitat naturale, Manhattan, e segna un ritorno alle origini anche nello stile e nei temi: Basta che funzioni ricorda molto più da vicino Io e Annie che non Match Point. Boris Yelnikoff (alter ego di Allen, anche se interpretato dal poco noto in Italia Larry David) è un professore universitario non più in attività che è stato perfino in odore di Nobel, uomo colto, intelligente, ateo e liberal. Ma anche narcisista e misantropo, ipocondriaco, soggetto a crisi d'ansia ed attacchi di panico, pieno di nevrosi e compulsioni. Radicalmente pessimista, convinto assertore dell'inutilità dell'uomo e della sua esistenza, esprime il proprio nichilismo attraverso un sarcasmo sferzante, che riesce però ad essere (come sempre nei film di Allen) irresistibilmente divertente. Melodie (Evan Rachel Wood, già vista quest'anno in The Wrestler) è invece una giovane del sud, ignorante, ingenuotta, superficiale, ma dotata di un istintivo e gioioso entusiasmo per la vita, di una spontanea empatia verso il prossimo. Quando le strade dei due si incrociano, finiscono per sposarsi. La paradossalità dell'incontro fornisce ad Allen il pretesto per irridere, con l'usuale ironia tagliente e verbosa, la religione, il sesso e la psicanalisi naturalmente, ma anche la società, l'attualità, la storia americane e perfino il cinema (imperdibile il monologo in apertura rivolto direttamente al pubblico). Quando poi entrano in scena i genitori di Melodie, bigotti, reazionari, cristiani ferventi e convinti sostenitori dell'Associazione Nazionale Armi, il contrasto fra due mondi, l'America illuminata e radical-chic della East Coast e l'America profondamente conservatrice e gretta della Bible Belt, produce i risultati più esilaranti.
Ma Allen stavolta è forse meno corrosivo del solito: lascia infatti un messaggio, che per certi versi sembrerebbe consolatorio: pur nella caotica insensatezza ed instabilità che la contraddistingue, la vita può essere degna di essere vissuta se si rinucia a ricercarvi un disegno ed un significato ben riconoscibili e ci si limita a godere dei brevi e fugaci attimi di felicità che a volte ci regala l'imperscrutabile ed imprevedibile chimica delle vicende umane.


Regia: Woody Allen
Anno: 2009

Giudizio: ***1/2

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