sabato 10 aprile 2010

Revolutionary Road


April (Kate Winslet) e Frank (Leonardo Di Caprio) sono agli occhi del vicinato una famiglia modello: hanno due bei figli, una buona posizione sociale ed una casa invidiabile. Non solo: sono intelligenti, colti, raffinati, si sentono speciali. E sprecati. Sprecati per la monotonia piccolo-borghese, per la noiosa semplicità delle loro frequentazioni, per lavori mediocremente ordinari. Revolutionary Road è dunque un film incentrato su un conflitto interiore: fra l'incapacità di accettare e di adeguarsi alla realtà e l'insicurezza, la mancaza del coraggio di mettersi in gioco, della forza d'animo per cercare di inseguire realmente i sogni che alimentano le proprie illusioni. Mendes mostra i meccanismi di evasione che la coppia mette in atto per rimuovere la scissione che nasce dal conflitto: tradimenti, bugie consapevoli, l'idealizzazione di Parigi, città lontana e irraggiungibile, come unico luogo in cui è possibile realizzarsi. Sarà un conoscente, psicologicamente disturbato, la voce della coscienza che costringerà il conflitto ad emergere in superficie ed esplodere in tutta la sua virulenza, come a dire che solo l'impertinente libertà della follia può spingersi oltre le convenzione sociali che April e Frank detestano, ma dietro i cui meccanismi protettivi si celano. Da questo momento le strade dei due si separano irreversibilmente: Frank riesce pragmaticamente a ricavarsi un ruolo nel mondo vero, piuttosto che in quello immaginato. April invece no, rimane radicale nel rifuto tout-court del compromesso, anestetizza le emozioni perchè la sofferenza è sempre più intollerabile ("Perchè non dici quello che senti, April?" "Io non sento niente"), trasferisce sul feto che ha in grembo l'odio che nutre per se stessa e per la propria inadeguatezza ed abortendo crede di uccidere quella parte di sè che la trattiene dal sentirsi libera e finalmente viva. "Autopsia di un matromonio" (Dizionario dei film Morandini), Revolutionary Road è un film intimista, abile nel mettere in scena con la "freddezza di una dissezione" (Dizionario dei film Morandini) le dinamiche di una coppia in crisi, non più capace di amarsi e, forse, di vivere.



Regia: Sam Mendes
Anno: 2008

Giudizio: ***1/2

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