martedì 13 aprile 2010

Frost/Nixon - Il duello


Da un lato un uomo, il presentatore David Frost (Michael Sheen), con un'idea brillante, determinato a trasformarla in progetto, a credervi ostinatamente, disposto a mettere con coraggio a rischio denaro e carriera, che non si arrende alle difficoltà, anche quando nessuno sembra più aver fiducia in lui, perchè sa che è la grande occasione della vita (rielaborazione del mito tutto americano del self made man). Dall'altro un gigante con i piedi di argilla, l'ex presidente Nixon (Frank Langella) costretto alle dimissioni a seguito dello scandalo Watergate, ansioso di riabilitarsi ed autoassolversi dinanzi alla nazione. I due danno vita ad un agone oratorio dal sapore antico, fino alla clamorosa ammissione di Nixon ("Se è il Presidente a farlo, vuol dire che non è illegale"), manifesto di una concezione del potere antitetica ai principi fondanti della democrazia e che suona come la sentenza del processo che lo statista non ha mai avuto. In Nixon, di cui Howard mostra anche il lato più umano, il narcisismo, le debolezze e la solitudine (la telefonata notturna è un momento di intima intensità), non c'è pentimento, ma solo il rammarico per l'amara consapevolezza che non avrà un posto d'onore nella Storia. Sullo sfondo, l'elogio del giornalismo vero, che graffia, che ricerca la verità senza indugi ossequiosi ed accondiscendenze e la riflessione sul potere dei mass media, in grado di contribuire a costruire la percezione condivisa del presente e del passato.



Regia: Ron Howard
Anno: 2008



Giudizio: ***

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